La performance vocale può essere paragonata alla gara di un atleta il quale, prima di tutto, deve riscaldare i suoi muscoli a dovere. Nei bambini in particolare, i vocalizzi, durante l’attività di riscaldamento, giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo della voce e della musicalità: Abituano a controllare il respiro e il diaframma, prerequisito essenziale al fine di modulare e produrre suoni in maniera fluida e non forzata; inoltre, aiutano i piccoli allievi a raggiungere una condizione emotiva adatta all’esibizione che dovranno affrontare. Durante il riscaldamento i bambini imparano a spostare il centro della propria attenzione sul respiro.
Il seguente video mostra efficacemente come i vocalizzi siano essenziali nell’insegnamento del canto ai bambini.
Indice
Indispensabili per insegnare ai bambini come controllare la propria voce, le tecniche di respirazione sono semplici, intuitive e divertenti. La sessione inizia svuotando i polmoni, tramite una profonda espirazione. Segue una lenta inspirazione della durata di quattro battiti. In questa fase spalle e petto non dovrebbero né salire né scendere. Pertanto, è utile chiedere ai bambini di poggiare le mani sulle spalle per esercitare una leggera pressione verso il basso durante gli esercizi, così che rimangano ferme.
Le esercitazioni possono essere svolte sia in piedi che sdraiati. Si alternano ad altri esercizi come quello del sibilo, del ronzio e del canto a bocca chiusa, la cui esecuzione permetterà ai piccoli cantanti di acquisire un maggior controllo del diaframma.
L’esplorazione vocale aiuta i bambini a prendere confidenza con le note del pentagramma e ad allenare l’orecchio. Si tratta del primo vero approccio alla musica e, in quanto tale, dovrebbe essere libero, creativo e divertente. Inizia facendo loro cantare un “ah”, magari aiutandoti con il piano, invitandoli a riprodurre con la voce la nota. Poi sali e scendi di tono, in modo da introdurli alle scale musicali.
È abbastanza frequente che i bambini non riescano immediatamente a capire la differenza tra suoni alti e suoni bassi. Per ovviare a tale inconveniente, può essere una buona idea accompagnare i diversi toni con un gesto della mano. I bambini, infatti, sono molto visivi: apprendono meglio se coinvolti da figure e colori. Invita uno dei tuoi allievi a disegnare una forma e incoraggia gli altri a riprodurla con la voce. Si tratta di un interessante escamotage didattico che saprà aumentare il loro interesse e agganciarne l’attenzione.
La dizione è la capacità di pronunciare chiaramente suoni, parole e frasi. È impossibile farlo senza una corretta articolazione, ovvero senza un movimento sinergico di mascella, palato, labbra e lingua. Gli esercizi vocali per la dizione devono essere integrati in una routine di riscaldamento orientata ai più piccoli, di modo da migliorare la mobilità di questi organi.
Gli esercizi di pronuncia lavorano sulla chiarezza delle emissioni dei suoni. Inizia dalle vocali, assicurandoti che i bambini le cantino con la corretta posizione delle bocca. Lavora anche sull’apertura della gola, insegnando loro a cantare “sbadigliando”. Concentrati poi sulle note, esortandoli a focalizzare l’attenzione sulle vibrazioni del palato.
Un riscaldamento completo include anche l’apprendimento di nuovi concetti musicali. Le prime canzoni sono occasioni perfette affinché i bambini imparino in maniera naturale a leggere gli spartiti, a individuare quarti, metà, note intere, pause e a migliorare la propria musicalità, acquisendo il senso del ritmo.
Non è possibile cantare senza una preparazione preliminare adeguata, a nessun livello. I vocalizzi sono necessari per i principianti, per i cantanti esperti e, a maggior ragione, per i bambini. Consente loro di apprendere il modo corretto di respirare, migliorare la dizione, utilizzare tutte le capacità dell’apparato vocale e di sviluppare a pieno il potenziale della voce. E tutto questo preservando gli unici elementi che non dovrebbero mai mancare in nessuna routine didattica: il gioco e il divertimento.